venerdì 13 maggio 2011

Una nuova agenzia immobiliare in città: il Comune


di Vito Foschi

Camminando per la città, non si può non notare un manifesto che offre dei locali commerciali in affitto. Nulla di strano, se non fosse che il locatore è il Comune. Siamo abituati allo strabordare delle funzioni delle amministrazioni pubbliche, ma che un Comune si mettesse a fare l’agente immobiliare sembra un po’ fuori luogo. Può sembrare una cosa normale che un comune affitti dei locali commerciali, perché è giusto che non rimangono sfitti. Le domande da porsi sono: perché il Comune possiede degli immobili non funzionali alla sua attività? Perché il Comune dovrebbe svolgere un’attività tipica dei privati? Il Comune è in grado di gestire con efficienza la locazione di locali commerciali?
Dal punto di vista economico si suggerisce sempre di concentrarsi sulle cose che si riesce a fare bene e di affidare il resto ad altri più capaci. Dubitiamo delle capacità immobiliari del Comune visto che anche nelle funzioni istituzionali non eccelle. Ma oltre alle considerazioni di efficienza economica, quello che non si capisce è perché il comune debba fare l’agente immobiliare. Noi cittadini abbiamo delegato il Comune a ciò? O più semplicemente ci interessa che faccia funzionare bene anagrafe, garantisca la pulizia pubblica, strade senza buche e così via. Invece il Comune che fa? Si mette ad affittare dei locali commerciali. Ma c’è il privato per questo.
Oltre ad andare oltre i compiti istituzionali tipici di un comune, si può ragionevolmente temere che la locazione di questi immobili sia un’ulteriore tentazione di corruzione per politici e funzionari pubblici: è l’occasione a fare l’uomo ladro. Se il tutto è affidato i privati ci mettono del loro e possono fare quello che vogliono con i loro soldi, mentre le risorse del Comune sono soldi che vengono fuori dalle nostre tasche e non devono essere sprecati o servire a fare attività che nessuno si aspetta da un’amministrazione pubblica.
Infine, oltre alle considerazioni sull’abuso di funzioni, di efficienza economica e del rischio corruzione c’è il problema del debito pubblico. Perché il comune non vende i locali che cerca di affittare? Se cerca di affittarli non servono all’attività istituzionali e quindi possono essere venduti ed usati per abbattere il debito, per esempio pagando qualche fornitore prima che sia costretto a chiudere stretto in una crisi di liquidità.
In conclusione non c’è nessuna motivazione logica per cui il comune debba essere un’agenzia immobiliare.

Pubblicato anche sul sito di CronacaQui:

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