mercoledì 9 marzo 2011

Il Sindaco e il debito

di Vito Foschi

Qualche giorno fa, il Sindaco di Torino in visita all'inceneritore del Gerbido ha giustificato il debito della città dichiarando che nasceva dalle molteplici opere pubbliche intraprese tra cui i cento milioni investiti proprio per il termovalorizzatore. A parte la facile battuta, che tolti i cento milioni, ne rimangono altri 5600 milioni da giustificare, battuta che comunque nasconde una verità, ci si chiede se è proprio vero quello affermato dal Sindaco.
Un uomo viene considerato un buon padre di famiglia se sotto certe condizioni, fa un mutuo per acquistare la casa, ma già se fa un prestito per acquistare l'auto nuova si incomincia a guardarlo con sospetto. Se quell'uomo fa prestiti per le vacanze o per la Tv ultimo modello è solo un disgraziato. Ci si deve chiedere, quindi, a che pro nasce il debito di Torino. Sicuramente costruire l'inceneritore è una buona cosa, ma se pensiamo alle opere per le Olimpiadi non è più così. Se passate da via Giordano Bruno potete vedere il villaggio olimpico desolatamente vuoto. O la passerella olimpica. Sicuramente un'opera esteticamente valida, ma non si capisce bene a cosa serva. La stessa metropolitana, opera in linea teorica sicuramente meritoria e necessaria, ma con il tracciato così deciso non si capisce come possa risultare utile ai cittadini. Servirà solo per raggiungere il centro commerciale del Lingotto ed Eataly? Altra opera abbandonata è il famoso Palafuksas in Piazza della Repubblica, attualmente utilizzato solo come sostegno da qualche sfaccendato. Certo è gratificante avere un progetto redatto da un architetto famoso, ma in sostanza è come se il padre di famiglia acquistasse il cellulare all'ultima moda a debito e nulla più.
Altra cattedrale nel deserto è l'Arena Rock, pensata per i grandi concerti e sostanzialmente inutilizzata, quando tra l'altro esiste il Palaisozoaki che può ospitare concerti con una capienza di 18500 posti. Quanti Woodstock si potranno mai organizzare a Torino in un anno? E per quei rari eventi più importanti c'è sempre lo stadio. Aggiungiamo che non si capisce come un muro e qualche bagno possano venire a costare 5 milioni di euro. Chiaramente non vogliamo fare un elenco completo, ma solo qualche esempio per dimostrare che una maggiore oculatezza avrebbe evitato ai cittadini torinesi un debito pubblico così elevato.
pubblicato anche su Cronaca Qui:
http://www.cronacaqui.it/amico-reporter/12398_il-sindaco-e-il-debito.html

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