martedì 20 dicembre 2011

MONTI NON È DISPERATO, MA L'ITALIA ADESSO SÌ



COMUNICATO STAMPA

Milano, 16 dicembre 2011

MONTI NON È DISPERATO, MA L'ITALIA ADESSO SÌ
Una manovra fatta di tasse, senza riforme, senza tagli alla spesa. Senza coraggio e senza visione.
Peggio di così non era possibile.

Tea Party Italia prende atto, con notevole sconcerto e preoccupazione, che una maggioranza bulgara e bipartisan dell'attuale parlamento ha acconsentito, votandola, una manovra i cui effetti saranno inevitabilmente depressivi per tutto il nostro sistema economico.
Dichiara Giacomo Zucco, Portavoce nazionale del movimento: "Siamo certi che i parlamentari che oggi hanno dato il loro consenso a questi provvedimenti avranno seria difficoltà ad ottenere nuovamente quel consenso e quella fiducia popolare che ha permesso loro di essere eletti. Apprezziamo il gesto di tutti coloro che, vicini al Tea Party, non hanno votato la manovra".
L'impianto del provvedimento si basa drammaticamente non sui rimedi ma su quelle che sono con tutta evidenza le cause principali della gravità della situazione in cui versa l'Italia: una pressione fiscale ormai insostenibile ed una sostanziale assenza di provvedimenti seri che pongano un argine ad una spesa pubblica fuori controllo. Da parte di questo esecutivo, imposto dal Presidente della Repubblica e non votato dai cittadini, manca qualsiasi reale intento riformatore.
La debolezza del provvedimento si constata inoltre nell'assenza delle liberalizzazioni necessarie in moltissimi settori, fra cui quello degli ordini professionali per le quali il governo Monti rappresentava a detta di molti, l'attesa discontinuità. Il risultato è una triste genuflessione allo status quo.
I Tea Party italiani continueranno a battersi in tutta Italia contro la deriva statalista del nostro paese e contro un fisco sempre più oppressivo ed invadente. Conclude Giacomo Zucco: "La proposta di riforme che abbattano la spesa e riducano le tasse non è più un'opzione fra le tante ma è la necessità primaria del nostro paese. Chi non va in questa direzione ci porterà inevitabilmente alla rovina".

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